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Passato e Presente - Aureliano e la difesa dell'Impero - 26/11/2018
Nel III secolo d. C. l'Impero romano è scosso da una crisi che ne anticipa la fine dell'unità. Una crisi innescata da pesanti epidemie, ma soprattutto dai barbari che premono ai confini dell'Impero. E' il periodo dell'anarchia militare: l'esercito sceglie imperatori-soldato. Nel 270 d. C. Lucio Domizio Aureliano viene eletto imperatore per acclamazione dalle legioni di stanza a Sirmio nell'attuale Serbia. Seguendo una politica di messa in sicurezza delle fortificazioni cittadine, Aureliano a Roma ordina l'inizio della costruzione delle Mura che prendono il suo nome. Ma il vero nemico da combattere per difendere l'Impero è ai confini. Ad Occidente, Tetrico ha fondato l'Impero delle Gallie; a Oriente Zenobia, regina di Palmyra, ha costituito un regno autonomo. Aureliano sconfigge entrambi e sancisce il ritorno dei territori secessionisti sotto il controllo di Roma. Ma nel 275 d.C., dopo soli cinque anni di comando, Aureliano, viene ucciso a Bisanzio in una congiura inspiegabile e lascia il Senato e l'esercito in estrema difficoltà per la sua successione. In studio, con Paolo Mieli, lo storico Franco Cardini.