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Passato e Presente - Alleati prigionieri degli Italiani - 17/04/2024
Durante la guerra in Nord Africa, i prigionieri alleati catturati dalle forze dell'Asse venivano inizialmente rinchiusi in circa venti campi di transito in Libia, dove le condizioni erano molto dure. Dopo soste che potevano durare anche sei mesi, venivano trasportati in Italia su navi cargo, spesso stipati nelle stive in condizioni ancora peggiori. Molti di loro morivano durante il viaggio, poiché diverse imbarcazioni venivano affondate dalla marina e dall'aviazione alleata. Giunti in Italia, la situazione non migliorava: la carenza di risorse che colpiva anche la popolazione italiana si rifletteva sulla vita dei prigionieri. Solo grazie ai pacchi alimentari inviati dalla Croce Rossa Internazionale e dai familiari in Gran Bretagna riuscivano a sopravvivere con qualche sollievo. La gestione caotica dei campi da parte italiana e la brutalità di alcuni comandanti portarono a numerose violazioni delle convenzioni internazionali sul trattamento dei prigionieri, in alcuni casi configurabili come veri e propri crimini di guerra. Nonostante i processi avviati alla fine del conflitto, l'Italia ne uscì con una sostanziale impunità. In studio, con Paolo Mieli, la storica Isabella Insolvibile.
Conduttore: Paolo Mieli