Mercoledi, 2 Luglio 2025
20:30 - 21:09
Passato e Presente - 1933, il rogo dei libri
La sera del 10 maggio 1933, nella piazza del Teatro dell'Opera di Berlino, il ministro della Propaganda del Terzo Reich, Joseph Goebbels, organizza un grande rogo rituale in cui vengono bruciati i libri invisi al nazismo. Per Hitler, il consolidamento del potere non passa soltanto attraverso la soppressione della democrazia e del regime parlamentare, ma anche attraverso la conquista della cultura. L'intera produzione intellettuale, letteraria e artistica "degenerata", ovvero non rispondente alla visione del mondo nazista, dev'essere soppressa. Il cubismo, il dadaismo, l'impressionismo l'espressionismo e tutti i movimenti conosciuti come Avanguardie, che sovvertono la tradizione elaborando proposte di rottura col passato sono considerati alla stregua di morbi pericolosi che mirano a stravolgere i valori fondanti della razza ariana. In studio, con paolo Mieli, lo storico Emilio Gentile.