AI: il sorpasso

Le macchine possono pensare? Quando è stata formulata, nel 1950, questa domanda suonava inquietante. Oggi è chiaro che in alcuni ambiti specialistici le macchine hanno dimostrato prestazioni addirittura superiori alle nostre: sovrumane. È il caso, per esempio, dell'analisi di radiografie, del riconoscimento facciale in aeroporto, o della previsione della forma di una proteina a partire dalla sua sequenza di amminoacidi. Che cosa succede, però, se spostiamo la competizione essere umano-macchina dal piano dell'intelligenza cosiddetta "ristretta", in grado di rispondere a istanze nuove dello stesso problema, a quello dell'intelligenza "generale" che prevede la risoluzioni di problemi interamente nuovi? Nella mente umana si misurano anche attitudini, valori, personalità. Sarebbe sbagliato tentare di farlo in un'intelligenza artificiale? Come cambierebbe la società con agenti artificiali sovrumani? Ne parliamo con Nello Cristianini, docente di Intelligenza Artificiale all'Università di Bath, autore di "Sovrumano. Oltre i limiti della nostra intelligenza" (il Mulino, 2025). Al microfono Marco Motta